Flavio Pizzocolo: Mister P.

A distanza di mesi, oggi torniamo a raccontare delle storie.

Storie di personaggi misteriosi, come quella di Mister P.

Al momento non mi vengono battute ambigue poiché non ho fra i polpastrelli delle dita un mister P famoso e discutibile politico, per cui veniamo subito al dunque.

Mister P nasce a Lonato del Garda nel 1963 da una famiglia di origine contadine. Nonni e genitori mezzadri e affittuari, il piccolo Mister P conserva però solo il ricordo del nonno nei campi condurre una trebbia tirata dai cavalli: erano infatti gli anni in cui si entrava in fabbrica o si aprivano attività commerciali, strada presa anche dai suoi genitori.

Ed è la strada che prese anche il nostro Mister P: dopo essere stato licenziato dalle scuole medie, farà l’operaio in un tubificio a Lonato sino alla chiamata alle armi. Ricordi? Sabbiatura e catramatura di grossi tubi. L’unico sollievo: quando usciva dall’opificio andava a curare gli orti di alcuni amici, attività che lo stimolava decisamente di più.

Lo ha poi tirato fuori da un mondo che gli andava stretto la chiamata per l’obbligo di leva, alla quale il nostro, senza indugi, preferisce di gran lunga il servizio civile. Dove? All’Anffas di Desenzano. Dopo i 20 mesi previsti mister P si è talmente inserito e appassionato all’ambiente che chiede ed ottiene di rimanere a lavorare nella Associazione, grazie anche alla ottima predisposizione all’aiuto e alla relazione con i bisognosi che aveva saputo dimostrare anche senza specifico percorso formativo. Qui trascorre altri 4 anni molto intensi e appaganti, prestando l’assistenza agli ospiti della Associazione nei laboratori di falegnameria e florovivaismo.

Ma si rende conto che anche quella non è la sua strada: per quanto abbia l’opportunità di farne, gli manca molto l’attività manuale. Siamo nella seconda metà dei rampanti anni ’80 e il nostro Mister P non smentisce la sua indole ad andare contro corrente. Prima di lasciare definitivamente l’Anffas prende infatti a frequentare la bottega di un artigiano di Lonato per imparare uno di quei mestieri che già erano in via di estinzione. Mister P si dedicherà alla impagliatura delle sedie sino scavallare il 1990. Ovviamente era un lavoro, per quanto gratificante, che non gli avrebbe consentito di uscire dalla casa dei genitori. Così si dedica a lavori più remunerativi e alla moda nelle nostre zone, facendo per qualche mese il manovale edile. Nulla da fare, alla soglia dei trent’anni si rende oramai conto che quello che cerca sta nella terra. No, non va a fare il minatore e nemmeno il rabdomante, semplicemente torna a fare, ora finalmente se ne fa una ragione, quello che lo appassionava da ragazzo all’uscita dalla fabbrica: coltivare ortaggi.

Nasce così il Mister P. orticoltore. La conoscenza di un certo Fiorenzo Bonatti (c’è sempre il suo zampino qui nel basso Garda…!) per il quale lavorerà come avventizio per alcuni anni, gli farà ulteriormente rafforzare questa convinzione.

Nel 1997, grazie all’appoggio dei genitori che lo aiuteranno ad acquistare un pezzo di terra, il nostro prode prende la decisione definitiva e nasce così la sua azienda agricola: l’Ortaia di Flavio Pizzocolo.

Non poteva essere altrimenti, Flavio avvia sin da subito il percorso della certificazione biologica del terreno, 1 ettaro nel comune di Solferino, arrivando ad ottenerla alle soglie del nuovo millennio. Nel tempo si aggiungerà un mezzo ettaro di terra in affitto a Desenzano e l’acquisto di un appezzamento della stessa superficie a Ferrara di Monte Baldo (con un piccolo rudere da sistemare). Flavio ama coltivare un po’ tutti gli ortaggi e lo ha sempre fatto in pieno campo. A questa difficoltà, che ne limita la capacità produttiva, si aggiunge quella logistica legata al fatto che la sua residenza non è attigua ai campi. Per questo Flavio si è finalmente deciso, nel recentissimo passato, a tentare la strada della coltivazione in serra, che intende aumentare in futuro, per quanto sarà nelle sue possibilità.

E la vendita? Flavio dopo un breve periodo iniziale di conferimento a cooperative capisce che una micro-azienda come la sua non può seguire quella strada per essere sostenibile economicamente. Dal 2000 inizia così la vendita diretta, un po’ in campo ed un po’ a domicilio. Si crea in tal modo un proprio giro di clienti affezionati che costituiscono una sufficiente base di sostentamento. Poi arrivano i mercati: dal 2009 quello a Cascina Maggia, con la Buona Terra, e dal 2013 il mercato settimanale di Desenzano del Garda.

Ho un personale ricordo di Flavio in una riunione, la prima, che la nascente rete dei GAS del basso Garda tenne a Soiano nel marzo del 2011, diceva allora le stesse cose che dice adesso: io sono una piccolissima realtà, non so quanto possa essere significativo il mio apporto, ma credo che assieme si possano fare delle belle cose.

In effetti Flavio ha un livello di conferimento prodotti alla PDO del basso Garda che rasenta lo zero, però lui c’è: il suo pensiero e modo di vedere sono in sintonia con la visione di un Distretto di Economia Solidale, per questo noi teniamo a lui come a tutti gli altri agricoltori del territorio con i quali stiamo percorrendo assieme la strada.

È strano parlare con Flavio, sempre molto posato e semplice, alterna frasi che trapelano entusiasmo ad altre che trasudano sconforto. Del resto è indubbio che il suo sia un lavoro alquanto difficoltoso, è da solo a condurre la sua Ortaia un po’ sparpagliata sul territorio … Invece i suoi occhi si illuminano, come il viso si apre in un sorriso, quando gli chiedo della sua famiglia. Una moglie che lo appoggia in pieno sulle sue posizioni da contadino di altri tempi e una figlia quattordicenne che “non smette mai di stupirmi”.

2 pensieri su “Flavio Pizzocolo: Mister P.

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