Oggi: BE!

Noi abbiamo scelto Banca Etica

Per chi conosce un po’ il mondo dei GAS, gli verrebbe da pensare che tra tutti gli aderenti spopoli Banca Etica come istituto di riferimento per i propri risparmi o per la gestione dei propri soldi in generale.

Banca Etica nasce infatti come Banca cooperativa con la finalità di un utilizzo etico del denaro: nessuna attività di speculazione finanziaria fine a sé stessa o indirizzata a settori che vanno a martoriare il pianeta e/o la specie umana (petrolio, privatizzazioni, armi….).

Banca Etica esiste dalla metà degli anni ’90: in 20 anni di attività è riuscita a mettere assieme, essenzialmente con il passaparola e la presenza sul territorio, oltre 38.000 soci. Grazie a questa solida base sociale ha potuto strutturarsi sui territori e dare servizi del tutto analoghi a quelli degli altri istituti. Certo non ha sportelli in ogni città italiana, ma oggi con i servizi di home banking, che è in grado di fornire anche Banca Etica, chi ci va più a disporre un bonifico di fronte ad un impiegato?

In realtà l’associazione gasista-BE non è così scontata… capirne i motivi è senz’altro cosa ardua, del resto l’ambito economico-monetario spesso cela nugoli di contraddizioni di cui i singoli tendenzialmente evitano di parlare.

Ma decidere di passare in Banca Etica oggi non è proprio come fare outing se, ad esempio, si è inseriti professionalmente parlando in un ambito poco affine al mondo cui questa Banca presta la maggior parte delle proprie attenzioni. Significa semplicemente condividere alcune idee di fondo e decidere di gestire il proprio denaro in modo più consapevole.

Oppure, se preferite, può essere un vero e proprio outing, di cui andare orgogliosi e da sbandierare in pubblico!

Ad esempio, noi della Associazione verso il DES basso Garda non abbiamo avuto dubbi: i soldi dei nostri associati, quelli che gestiamo attraverso il progetto della PDO del basso Garda (Piccola Distribuzione Organizzata), transitano attraverso Banca Etica. Molti degli associati sono correntisti di questa Banca, rappresentando una piccola comunità che condivide ed utilizza gli stessi strumenti.

Insomma entrare in BE è un passo ulteriore per “cambiare” il sistema, anche da parte di chi, suo malgrado, è un piccolo ingranaggio del sistema stesso.

Proprio in questo periodo la Consob ha autorizzato l’aumento di capitale della Banca: entrare come Soci significa sostenerla strutturalmente, affinché possa continuare a crescere in modo equilibrato e possa continuare, come ha fatto sino ad oggi, ad erogare finanziamenti in settori “differenti”, a piccole aziende e cooperative che difficilmente trovano credito presso altri istituti.

Essere soci della Banca può significare anche partecipare alle sue decisioni, non solo avendo diritto di voto nelle assemblee: qualificandosi come Valutatore Sociale si può diventare un anello della catena che decide in merito alla erogazione del credito.

Ci sono altre Banche che operano in questo modo…?

Orbene, lettori occasionali o accidentali che transitate in questo blog, se la cosa vi ha almeno incuriosito, andate a visitare il sito di Banca Etica e prendete contatto con un Banchiere Ambulante, cercando quello a voi più vicino.

Per i gasisti del basso Garda il riferimento ve lo diamo noi (anche perché è uno di noi, gasista in quel di Castiglione delle Stiviere…): Giovanni Alenghigalenghi@bancaetica.com – 393 9084924.

Giovanni è un banchiere senza fissa dimora, ma quando trova ospitalità da qualche parte ben volentieri si ferma per un po’ a dare informazioni a chi lo desidera.

Ad esempio la bottega del Cerchio (commercio equo solidale di Desenzano) volentieri lo accoglie un lunedì sì e uno no a partire dal prossimo 19 settembre e sino a fine 2016.

Non esitate a contattare Giovanni per un appuntamento: potrete avere informazioni, aprire un conto corrente, diventare soci di BE…., il tutto parlandovi faccia a faccia, come allo sportello!

(qui un articolo esaustivo sulla emissione delle quote di aumento del capitale)

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