Pezzo di carta del 25 marzo 2015

Piccola Distribuzione Organizzata del basso Garda – Pezzo di Carta dell’25 marzo 2015

Lo so, abbiamo saltato una settimana. C’ho provato a scrivermi da solo la settimana scorsa, come per altro mi era già capitato di fare in passato, ma questa volta proprio non ce l’ho fatta. Non mi venivano le parole.

Le parole per oggi invece le ho trovate, scritte, pensate un po’, su un altro pezzo di carta.
Dicevano: “Il mondo è molto più di noi”.

Ci sono scritte tante cose in queste poche parole. Ci sono delle innegabili verità, c’è della disperazione, o forse della gioia; c’è un senso di comunità, ma anche una profonda solitudine; c’è il sentirsi parte di un tutto, ma anche una forte estraneazione da tutto.

Il mondo è molto più di noi: da qualche secolo la nostra specie si sta accanendo contro di esso, sfruttandolo oltre ogni possibile immaginazione. Ovviamente il mondo non sta a guardare inerme, c’è una lenta ma inesorabile reazione, che semina morte e distruzione.
Il mondo è molto più di noi, sembra il grido di un disperato senso di inutilità, o un gioioso slogan che ti fa sentire coccolato tra delle accoglienti, forti, immense e morbide braccia. Il mondo è molto più di noi: siamo una piccola comunità che fa parte di una comunità molto più grande; oppure siamo soli e abbandonati, tagliati fuori da quel mondo così grande, che occupa tutto. Il mondo è molto più di noi: che bello sentirsi parte di un tutto così immenso! Ma questo mondo, che è molto più di noi, non ci lascia spazio, ci taglia fuori da ogni gioco, ci fa sentire persi.

Tutto quanto accade in questo mondo, che è molto più di noi, racchiude ogni significato dell’umana esistenza.
Guardare in questi giorni la primavera che si manifesta nel dischiudersi dei fiori sugli alberi, è molto più di noi. Un nubifragio che erode una collina sommergendo di fango la piana sottostante, è molto più di noi. La quotidiana lotta tra le specie viventi, che si perpetua in equilibrio da milioni di anni, è molto più di noi. Il potere economico che decide le sorti di interi popoli e nazioni in un continuo gioco all’accumulo di capitali, è molto più di noi.

Ma allora non c’è nulla che non sia molto più di noi?
Su scala locale credo che la chiave di volta stia nel NOI.
La grande distribuzione organizzata che strozza il lavoro alla fonte riversando sull’ambiente i costi non riconosciuti dei servizi che madre natura ci fornisce, potrebbe sembrare molto più di noi. Eppure NOI qualche cosa possiamo fare, e lo stiamo facendo (PDO!).

I signorotti locali che pensano di poter usare il territorio a loro piacimento, anch’essi riversando i costi non riconosciuti di cui sopra, e in barba ai pareri delle comunità che li ospitano, potrebbero sembrare molto più di noi. Ma NOI possiamo fare qualche cosa, assieme.

Vogliamo chiamarla lotta o vi sembra un termine troppo anacronistico per i nostri tempi?

A proposito dei signorotti locali e del darsi da fare, NOI, possiamo aderire alla campagna di raccolta fondi che il Comitato Campagnoli avvierà ufficialmente sabato 28 marzo, dalle 9.00 alle 16.00 in Piazza Martiri della Libertà a Lonato. Serve per il ricorso al TAR contro la approvazione da parte della Provincia di Brescia alla valutazione di impatto ambientale per l’impianto di produzione di energia elettrica da Biogas …

Il mondo è molto più di noi”; se vogliamo dare una connotazione positiva a queste parole, in luogo della facile interpretazione di rassegnazione e di disperazione, allora bisogna che NOI si agisca. Non potremo mai essere più del mondo che ci ospita, ma potremo vivere con la gioia e la consapevolezza dei nostri limiti. Il che, forse, equivale al vivere in armonia con il mondo.

TANTI ORTAGGI BUONI PER TUTTI!

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