Pezzo di carta del 28 gennaio 2015

Piccola Distribuzione Organizzata del basso Garda – Pezzo di Carta del 28 gennaio 2015

Anche se sono un po’ stanco, questa settimana non rinuncio a condividere delle riflessioni, però lo faccio rubando parole altrui.

Una carota “biologica”, un indumento tessuto in casa, un’asse di legno artigianale, o uno stivale di pelle fatto a mano, sono una semplice “cosa” a cui ci si rapporta impersonalmente in una cooperativa alimentare o in un laboratorio artigianale, come in un grande magazzino, se non portano con sé un messaggio etico che li rendano oggetti estranei ad una economia immorale. Una “cosa” in se stessa non darà mai voce ad un messaggio etico, solo perché di qualità, con caratteristiche ecologiche e d’utilità. Per quanto possa essere sana, nutriente, bella e priva di additivi nocivi per il corpo e il gusto, non diventa “buona” in senso morale solo per queste ragioni. La “bontà” morale può solo venire dal modo in cui le persone interagiscono tra loro, e dal senso di intento etico che danno alle loro attività produttive. È attraverso il modo in cui i beni sono scambiati o più radicalmente il modo in cui lo scambio è usato per distribuirli, che fa sì che “venditore” e “acquirente” cessino di essere polarizzati l’uno contro l’altro e facciano parte di una stessa comunità economica, uniti da un fraterno rapporto di complementarietà”. Murray Bookchin.

La frase che avete letto, credo racchiuda in sé il senso che vuole avere il progetto della Piccola Distribuzione Organizzata che la Associazione verso il DES sta portando avanti. Vorrei che non perdessimo mai di vista questo concetto.

Il girare lo sguardo anche solo un attimo dall’altra parte può essere pericoloso. Il modo con cui interagiamo tra di noi è estremamente importante, il misurare l’impegno degli altri con il proprio, le proprie convinzioni con quelle degli altri, il fare confronti tra crudi prezzi di acquisto; tutti retaggi di un sistema competitivo che stiamo cercando di lasciarci alle spalle.

Se fare le cose assieme ci dà ancora un po’ di gioia, continuiamo a farlo.

Un po’ di gioia c’è stata domenica scorsa al nostro pranzo sociale (GRAZIE veramente a tutti quanti!), anche se non siamo riusciti a fare la lotteria…

Con lo stesso spirito gioioso dovremo incontrarci il prossimo sabato 31 gennaio, sempre a Castelvenzago, per marciare assieme in località Campagnoli; per mostrare come siamo in tanti a non essere d’accordo che in quei luoghi si installi una grande centrale elettrica a biogas da rifiuti.

Chi alcuni mesi fa ci mise una firma, ora è il momento che ci metta le gambe, per marciare, e la faccia per gridare un bel NO ad una unica voce.

Su questo lato voglio concludere in modo più frivolo: a grande richiesta indicazioni sul menù vegano che è stato portato in tavola domenica 25 al Pranzo Sociale (Grazie Carlo e Monica!)

BRUSCHETTE AL SESAMO: Pane bianco, Sesamo Bio, Olio E.V.O. Bio “Addio pizzo” dalla Calabria, Alloro Bio, Tamari Bio

KIBBEH DI ZUCCA: Zucca piacentina Bio, Burgul Bio, Cipolle Bio, Sale di Cervia, Olio E.V.O. Bio “Addio pizzo” dalla Calabria, Ceci interi Bio di “Libera” dalla Sicilia

CRUDITE DI CAROTE E DATTERI: Carote Bio, Porri Bio, Datteri del “Commercio equo”, Sale di Cervia, Olio E.V.O. Bio “Addio pizzo” dalla Calabria, Arance Bio di “Libera” dalla Sicilia

VITEL TONNE VEGANO: Seitan Bio fatto in casa, Maionese vegana con ceci bio di “Libera”, Olio E.V.O. Bio “Addio pizzo” dalla Calabria, yogurt di soia bio, Capperi di Pantelleria, Sale di Cervia.

A breve condivideremo con tutti gli associati il bilancio del Pranzo Sociale.
In merito all’utilizzo del ricavato, tutti ne saranno portati a conoscenza con precisione in occasione della Assemblea che si terrà il prossimo mese.

TANTI ORTAGGI BUONI PER TUTTI

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