Pezzo di carta del 6 agosto 2014

Piccola Distribuzione Organizzata del basso Garda – Pezzo di Carta del 6 agosto2014

19, tante sono le leggi emanate a tutto il 22 luglio 2014 dal Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna.

E ci fermiamo proprio a questo numero perché è quello della Legge che disciplina la promozione e il sostegno all’Economia Solidale.
Avevamo già parlato nelle nostre cassette della PDO di come il Coordinamento Regionale per l’Economia Solidale dell’Emilia Romagna (CRESER) stesse lavorando, sin dalla sua costituzione avvenuta nel novembre del 2011, alla formulazione e proposta di una legge in materia di ES.
L’interlocuzione del CRESER con i consiglieri regionali fu all’inizio finalizzata a bloccare e rivedere la proposta di legge che alcuni partiti si apprestavano a presentare. Si trattava di una legge a sostegno dei GAS, sulla falsa riga di quella già approvata nel febbraio 2011 dal Consiglio Regionale dell’Umbria (contributi “a pioggia” per i GAS…). Quindi è divenuta una interlocuzione costruttiva, partecipata, lunga perché condivisa con i molteplici attori delle economie “diverse”. E alla fine ce l’hanno fatta.

Si tratta di un fulgido esempio di legge nata dal basso, se non lo avete ancora fatto andate a leggere il percorso del CRESER, perché merita di essere conosciuto. (http://www.creser.it/node/75)

La legge 19/2014 dell’Emilia Romagna  è stata pensata a molte teste e scritta a molte mani. Forse per questo è essenziale e chiara. In sostanza porta l’Ente Regionale a riconoscere l’esistenza delle realtà che operano secondo un modello economico diverso e ad attribuire loro il preciso ruolo cui ambiscono: stimolare e favorire le filiere corte, l’agricoltura contadina di prossimità, la produzione biologica e biodinamica, il rapporto diretto tra chi produce e chi consuma, la centralità del lavoro.

Questo riconoscimento dell’ES, avviene attraverso vari strumenti istituzionali, di partecipazione, di vigilanza e garanzia, di comunicazione e condivisione. Ecco quindi istituito il Forum Regionale dell’Economia Solidale (art.6), cui possono partecipare tutti i soggetti che si riconoscono nei principi, finalità e definizioni espressi nei primi 3 articoli della Legge e in seno al quale sono designati i rappresentanti delegati a partecipare al Tavolo Regionale Permanente per l’Economia Solidale (Art. 7). Questo è un organo presieduto dalla Giunta Regionale, che vede partecipi, oltre ai rappresentanti dell’ES, i funzionari e tecnici della Regione di volta in volta interessati alle tematiche in discussione. Infine sono istituiti un Osservatorio dell’Economia Solidale e un Portale Web dell’Economia Solidale.

Partecipare al Forum consente ai soggetti dell’ES di dialogare direttamente con le istituzioni, avanzare proposte, progetti, interventi che perseguano le finalità della Legge. Tutte le istanze che scaturiscono dal Forum potranno essere vagliate, valutate, approvate, e sostenute dal Tavolo Permanente. L’Osservatorio potrà verificare e monitorare quanto si deciderà di sostenere, con la finalità di predisporre specifiche analisi, rapporti annuali e proposte di indicatori di benessere, equità e solidarietà. I costi di funzionamento di questi strumenti, sono in capo alla Regione.

La forza di questa legge sta nell’avere delineato un percorso e un metodo e di avere immaginato una struttura e degli strumenti che consentano di applicarlo. Non ci resta che fare gli imbocca al lupo a tutti gli emiliano romagnoli che hanno in mente un’economia diversa, perché questa legge consenta loro di fare assieme qualche cosa di concreto.

BUON CAMBIAMENTO, E TANTI ORTAGGI BUONI PER TUTTI.

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