Piccola Distribuzione Organizzata del basso Garda – Pezzo di Carta del 25 giugno 2014
Preciso che per me, pezzo di carta della PDO del basso Garda, era la prima volta all’INES.
Le cose da raccontare sarebbero tante; molte cose, compresi video e registrazioni vocali le trovate sul sito dell’incontro, al link http://incontronazionale.economiasolidale.net/ che vi invito caldamente a guardare o ad ascoltare alla sera al posto della TV.
Io che sono fatto di cellulosa e parole, mi limito a riportare delle suggestioni e quelle che ritengo le riflessioni più significative emerse nel corso dei lavori.
Venerdì pomeriggio, grandi segnali politici assieme a Gesualdi!
Sabato mattina, superlativi quelli della compagnia “fuori di teatro”, maestri di improvvisazione; con il proprio corpo e poche parole hanno saputo mettere tutti i gasisti presenti davanti allo specchio: contraddizioni, incongruenze, sconfitte, alibi, mediazioni, compromessi, egoismo; ma anche condivisione, partecipazione, dibattito, ricchezza di contenuti, gioia!
Dopo il teatro, Marco Deriu, ricercatore in sociologia all’Università di Parma, nonché gasista e tra i fondatori della Associazione per la Decrescita, ha introdotto i lavori mettendo sul tavolo un piatto ricco di riflessioni, che sintetizzo con alcune parole.
Il mondo dell’Economia Solidale ha bisogno di avere una visione. La visione è alla base del successo del capitalismo: il modello del mercato e delle merci è in grado di indurre dei desideri e la visione che chiunque “può farcela” a realizzarli. Le visioni si creano con il narrare e camminano sui progetti; il mondo dell’Economia Solidale per ora ha solo delle piccole gambe e gli manca quasi completamente la capacità di narrarsi.
Non si tratta di definire a tavolino una nuova utopia, l’utopia ha più a che fare con il progetto, la visione con le relazioni e con l’orientamento. Molti adepti che si muovono nell’Economia Solidale hanno in mente il prima, il modello da cui si rifugge e da cui ci si vuole differenziare, e il dopo, il modello cui si aspira; ciò che ancora sembra sfuggire è il processo di trasformazione. Occorre invece la capacità di vedere cosa emerge di nuovo dal vecchio che deperisce, cioè saper prestare attenzione alle trasformazioni silenziose.
Dopo un rapido pasto sono iniziati i 10 gruppi di lavoro tematici che raggruppavano le 83 schede progetto pervenute sul sito dell’incontro da tutta Italia. I lavori sono durati oltre 3 ore ed hanno visto impegnati circa 200 gasisti. Le sintesi di quanto emerso dai vari gruppi (che trovate sempre nella homepage dell’incontro) sono state illustrate brevemente nella tarda mattinata di domenica, dopo la quieta ed incisiva testimonianza di Antonietta Potente, teologa vissuta oltre venti anni in sud America che ci ha parlato del Vivir Bien. Con l’intervento della Potente, si è tornati a parlare della necessità dell’azione politica….
Poi, in chiusura, tutti i presenti sono stati portati a conoscenza delle decisioni prese dal TAVOLO RES nella mattinata di venerdì 20. Dopo oltre un decennio di vita del Tavolo, struttura informale caratterizzata dalla medesima liquidità dei GAS, sono stati individuati i coordinatori del Tavolo RES. Potrebbe sembrare una cosa banale, in realtà si tratta di un passaggio importantissimo e significativo.
Termino con l’invito ad andare venerdì 27 alle 20.30 in quel di Lonato, presso la biblioteca di Palazzo Zambelli, ad assistere al convegno “Qualità dell’aria e salute pubblica”, organizzato dal Comitato Campagnoli.
BUON CAMBIAMENTO, E TANTI ORTAGGI BUONI PER TUTTI.
PS: risposta al quiz comparso sul pezzo di carta dello scorso 11 giugno:
ENRICO BERLINGUER
vincitori: Paolo Coita e Ornella Toso !