La delega in bianco va tolta su tutti i fronti: ai politici, alle banche, ai fornitori di energia, alle assicurazioni e ai centri commerciali.
I meccanismi del sistema ci lasciano la sensazione di essere padroni delle nostre scelte, ma la storia recente dei movimenti ci ha insegnato che la scelta esiste solo quando è minimizzato l’orizzonte tra noi e ciò di cui abbiamo bisogno.
Gli strumenti che riducono queste distanze sono la partecipazione e la fiducia.
Tralasciando per il momento la politica – non è questa la sede – il movimento dell’Economia Solidale e dei GAS è già in azione: per boicottare le centrali a carbone di Enel, basta aderire all’accordo siglato tra l’Associazione Co-Energia e Trenta S.p.A.; per dare un segnale alle compagnie assicurative c’è Eticar, una proposta nata proprio in seno alla Rete di Economia Solidale.
La cosa più immediata e semplice è boicottare i centri commerciali: basta non andarci (o limitarne il più possibile l’uso) e fare acquisti collettivi direttamente dai produttori tramite un GAS.
Oggi anche le alternative al sistema bancario ci sono, come nel caso di Banca Etica e altri soggetti.
Frequentando i soggetti dell’Economia Solidale, è possibile scoprire che esiste una via per finanziare direttamente attività produttive, togliendo di mezzo qualsiasi mediazione, attraverso una relazione diretta, trasparente e che rende il finanziatore partecipe (secondo il principio della mutualità).
È una delle strade suggerite dal Capitale delle Relazioni, una di quelle che non si sapeva esistessero e, invece, eccola lì; basta sfrondare un po’ la boscaglia legislativa e aprire un varco tra il silenzio delle associazioni di categoria (spesso, consapevolmente o meno, complici del sistema).
La strada la sta aprendo la Cooperativa Agricola IRIS, con il lancio di Azioni Mutualistiche per finanziare un nuovo pastificio.
Si tratta di un progetto ambizioso, ma concreto, che ha coinvolto l’Amministrazione comunale di Casteldidone (CR): lo stabilimento sarà edificato secondo i criteri della bioedilizia, autonomo nella produzione di energia elettrica per soddisfare il proprio fabbisogno; annesso all’insediamento produttivo si estenderà un parco pubblico di 25.000 mq che ospiterà una scuola materna e un ristorante.
Il 13 dicembre Maurizio Gritta (Presidente della Cooperativa IRIS) ci ha spiegato in modo semplice gli aspetti critici di questa sfida durante un incontro pubblico tenutosi a Padenghe sul Garda in collaborazione con l’Associazione Verso il DES del Basso Garda.
Più vicino a noi, nel territorio di riferimento dell’Associazione, si sta muovendo anche altro: è in fase avanzata il progetto per dare vita a una Forneria Sociale nel basso Garda.
Se sono rose fioriranno.
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