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Cemento, discariche, turismo mordi-e-fuggi, perdita di terreni agricoli, monocolture, impermeabilizzazione dei suoli, abusi edilizi e molte altre tristezze ancora…
Crediamo che il basso Garda si meriti di meglio e siamo pronti a scommettere che insieme possiamo cambiare le cose.
Questo spazio virtuale è una piccola piazza a disposizione per le idee di tutte e di tutti.
ieri a Fai la Cosa Giusta, fiera degli stili di vita sostenibili , si è parlato anche di sementi e di come ci siano ormai ortaggio senza semi, ortaggi che fruttificano senza impollinazione. Si tratta, usualmente di ibridi, creati in passi orientali, Cina e Vietnam, in quanto richiedono mani piccole e molta delicatezza, mani di bambino spesso….
La zucca Iron Cup è uno di questi ibridi, diceva il relatore Alberto Olivucci….
Coltivare e consumare ortaggi con semi sarebbe la regola minima da seguire se vogliamo salvare la Biodiversità e un sano modo di fare agricoltura.
Tra parentesi la UE ha stabilito finanziamenti per incentivare ( si parla di uso e non solo di conservazione) la biodiversità nelle realtà rurali.
http://www.agricolturacontadina.org è il sito che il relatore ha indicato.
Per coerenza, EVITIAMO DI COLTIVARE E CONSUMARE LA ZUCCA IRON CUP
Questa non è un’idea , ma un suggerimento per migliorare la piccola distribuzione.
Spesso succede che per gli ortaggi consegnati ” a pezzi” non ci sia corrispondenza con il peso, ancorché indicativo, indicato nell’ordine. Oppure, capita che non ci sia un ‘dea del peso del singolo pezzo. Così succede che una volta arriva una insalata piccolina e la volta dopo ( ti premunisci e ne ordini 3) ne arrivano 3 enormi. Idem con i radicchi. Idem le radici daikon, può pesare un kilo o 3 etti, e non è la stessa cosa. Una zucca piacentina puo essere piccoletta o grande davvero, cosi il cavolo navone.
Occorre migliorare la capacità di poter indicare la quantità desiderata. Come?
Concordo sull’indicazione del peso per pezzo medio, cosi il consumatore si rende conto di cosa sta comperando (carote piccole da mangiare crude o carote giganti buone da cucinare?) , ma la quantitá dovrebbe restare espressa in kg, almeno per quegli ortaggi che pesano meno di 3-4 hg. sapendo bene che gli ortaggi a pezzi non possono essere fatti a metà e che il peso potrà eccedere del 20% o essere in difetto del 10% ( più o meno) . In ogni caso, sarebbe utile avere una riga libera per ogni ortaggio in cui indicare delle preferenze, che essendo tali, si sa non sono vincolanti. Questo dovrebbe far aumentare la soddisfazione di chi compra e in prospettiva aumentare i consumatori che se ne servono.
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Finalmente ho trovato la piazza virtuale! Devo dire che è molto nascosta … Tutto parrebbe tranne che la strada ( ancorchè vituale) che possa portare a una grande piazza . In effetti, a parte una presenza in aprile 2013 , si sono viste una decina di persone nel 2012… Poi la strada deve essere stata smarrita. Allora chiederei, appena possibile naturalmente, se sia possibile migliorare la segnaletica fin dal menù principale ….Chi può del resto pensare che dietro a ” racconti della transizione ( posto di storie) / perchè partecipare ( sermone scontato ) /” ci possa stare una piazza…. raggiungibile tra l’altro da una porticina blu e rossa nascosta in mezzo a tante parole …. impossibile…. pensa invece se nel menù principale ci fosse la voce ” i discorsi della piazza” per raccogliere le voci semplici degli associati e poi magari ” il forum su Economia Solidale” per le idee o le discussioni su come promuovere e espandere l’ Economia Solidale e il senso dei Beni Comuni. Forse vedremmo più persone girare….è io saprei dove andare a dire che non si mescolano le patate gialle con le bianche , nè le gialle con le rosse, perché le patate bianche e rosse vanno bene per essere lessate, le gialle per farle fritte o arrosto….e qualcuno non le prende più perchè è difficile distinguerle una volta mescolate. Poi vorrei dire che le esperienze indicate nel pezzo di carta del 18 dicembre, specie quella del Friuli e Venezia Giulia, sono illuminanti. Ringrazio il pezzo di carta per averle segnalate.
Dimenticavo i post più recenti devono stare in testa …in coda quelli più vecchi …altrimenti che pazienza …..meglio se raggruppati per discussione.
Daniela
Da sempre avevo prediletto prodotti biologici ma nel GAS c’è finalmente la possibilità di vivere assieme delle esperienze di un’economia diversa.
Grande idea questo sito, io lancio l’idea di un’attività che ho messo in pratica: l’adozione di una pianta nei comuni del garda. Un privato o un turista versa un contributo per piantare una pianta sul territorio del garda.
Lancio l’idea di passeggiate a piedi o bici nella zona del garda’ che comprende montagna (alto garda) collina e pianura (basso garda).
Dobbiamo riprenderci il territorio per difenderlo con più vigore!!!
Se qualcuno è disponibile a studiare itinerari si faccia avanti.
proporre “l’adozione” da parte delle scuole di porzioni di territorio (ad esempio prati aridi), da curare, studiare, coltivare…investiamo nei bambini e nei ragazzi: il nostro futuro! E facciamolo con iniziative concrete
insegnare nelle scuole che l’uomo viene dalla terra e solo salvando l’ambiente che ci circonda potremo avere una vita migliore. Come dice L. Mercalli non inaugurazione ma manutenzione manutenzione e ristrutturazione
Chiedere di poter gestire pezzi di terra di proprietà di privati o enti locali generalmente abbandonati affinchè possano essere coltivati collettivamente. Il gruppo che si fà carico della gestione condivide con l’ente locale l’obbiettivo di fornire prodotti freschi al quartiere creando lavoro e rafforzando il senso di appartenenza ad una comunità.
organizzare percorsi tusistici nei luoghi dello scempio residence, spiagge non piu praticabili discariche lo stesso lago cloaca del futuro, e mostre itineranti a mostrare come era vivibile una volta
la tutela del ns. meraviglioso patrimonio ambientale passa anche nella valorizzazione delle persone che nel rispetto dell’ ambiente svolgono la loro attività per offrirci i prodotti della terra.
pensiamo ogni volta che acquistiamo un prodotto al sapore etico e alla sostenibilità che si porta dentro, solo cosi possiamo trasformare i ns. sogni in realtà.
Realizzare e formare un team di accompagnatori turistici in grado di affiancare il turismo podistico o ciclistico che illustrino il territorio, la flora, la fauna, la storia, l’enogastronomia…in pratica della “Guide Colline”…anzichè Guide Alpine.
Premio miglior IDEA di Vino dei Colli chiedendo a i neodiplomati o studenti enologi di scuole specializzate e mettendo loro a disposizione un terreno, di sviluppare il miglior prodotto e magari scoprir un vino che possa attirare l’attenzione del mercato enologico.
Eventi sportivi naturalistici nei percorsi creati es: “raduno internazionale nordic walking nelle colline dove nacque l’idea del volontariato” .
Raggruppare produttori agricoli in associazioni e dar loro strumenti imprenditoriali per far crescere i progetti es: come fare pubblicità o come calmierare i prezzi al cosumatore. Pubblicizzare a livello nazionale ma sopratutto internzionale l’area come ente a se stante un “doc” dell’agri-turismo o del turismo naturale.
Aiutare l’agricoltura supportando e sostenendo un progetto di “orto in affitto” o “vigna in affitto” da distribuire a macchia di leopardo su tutto il territorio agricolo collinare del basso garda. Associare al suddetto progetto la realizzazione di percorsi podistici e ciclistici che tocchino le fattorie che intendono inserire, nel normale lavoro da agricoltori, una rivendita dei prodotti a Km 0, pernotti agrituristici o ristorazione.
cominciamo ad uscire dalle nostre casette, magari a piedi o in bici, a guardarci intorno e ad osservare la natura che per fortuna ancora ci circonda con i suoi ritmi e i suoi linguaggi che parlano di vita, morte, trasformazione…in fondo anche siamo parte di essa, animali al 90% fatti d’acqua, anche se a volte ci illudiamo di essere solo cervello!
Un festival internazionale del cibo di strada a Gavardo!
Tavoli, panche, musica, kebab e cuy al horno para todos!
Trecento arnie nei parchi e giardini pubblici e privati del basso Garda, per contrastare la scomparsa delle api e favorire l’impollinazione di frutta e verdura.
Favorire con un maggiore punteggio gli agricoltori biologici e i prodotti locali nei bandi di gara per le mense scolastiche.
Zero discariche, zero incenerimento, raccolta dei rifiuti porta-a-porta in tutti i comuni.
Bisogna pur sognare per vivere!
(Ma non si tratta di fantasie).
Vorrei più partecipazione da parte di chi vive questo territorio: serve il giusto CONTAGIO, l’inoculo del virus della sostenibilità, della sobrietà, dell’amore per la natura dei propri luoghi. Diamo forza al virus !